Quando al Colosseo rombavano i motori
STORIA INEDITA DEL REALE GRAN PREMIO DI ROMA


Danilo Moriero - 05 03 2015 (2)Il Reale Gran Premio Di Roma si disputa dal 1925 al 1932. La prima gara automobilistica si corre sul circuito di Monte Mario con 35 concorrenti: la gara, di 10.600 metri di lunghezza, partiva da Viale delle Milizie e, lungo la salita di Monte Mario e quella verso la Camilluccia, raggiungeva la via Cassia per ridiscendere verso il Piazzale di Ponte Milvio, al Vialone Angelico e tornare al Viale delle Milizie. Nasceva così una della competizioni automobilistiche italiane più importanti, valida per il Campionato Italiano di Velocità, oltre che la prima ospitata a Roma, e a cui parteciparono negli anni tutti i migliori piloti del momento. La gara, svoltasi il 22 febbraio del 1925, viene vinta dal Conte Carlo Masetti su Bugatti, che compie il percorso in 4 ore e 21 minuti, alla media di 97 km/h. Alla gara è presente la principessa Mafalda di Savoia, figlia del re d’Italia.
La seconda edizione (26 marzo 1926) l’Automobile Club di Roma decide un nuovo circuito di otto chilometri tra Valle Giulia, Viale delle Belle Arti, Lungo Tevere Flaminio, Acqua Acetosa, Viale Parioli, Viale Rossini, via Aldovrandi, da percorrere 40 volte per un totale di 320 km. La gara viene vinta da Maggi su Bugatti.
Per la terza edizione l’Automobile Club di Roma decide nuovamente di variare il circuito che snoda su un percorso che tocca Viale Tiziano, Ponte Milvio, Lungotevere dell’Acqua Acetosa, Viale dei Parioli, ippodromo di Villa Glori e stadio vinta ancora da Maggi su Bugatti.
Alla quarta edizione (10 Giugno 1928 vedi video) si usa il circuito “delle tre Fontane”, lungo 13 chilometri, con curve sopraelevate e andamento quasi da autodromo, percorso per 30 volte viene vinta da Chiron su Bugatti.
La quinta edizione del Gran Premio Reale Roma (26 maggio 1929) finalmente vede la vittoria di due piloti italiani su Alfa Romeo P2: Achille Varzi, primo classificato, e Gastone Brilli Peri, secondo.
Il sesto Reale Premio Roma, corso il 25 maggio 1930 su una lunghezza di 260 km, vede invece il trionfo di Alfieri Maserati, costruttore della macchina vincitrice.
Alla sua settima edizione, corsa il 7 giugno 1931, la gara si trasferisce sulla pista dell’autodromo, lunga 4 km e costruita all’interno dell’attuale aeroporto dell’Urbe: disponeva finalmente di un circuito che se non paragonabile a Monza è comunque migliore dei precedenti percorsi cittadini. La pista viene denominata del Littorio e inaugurata personalmente dal Benito Mussolini (vedi video). Si classificano ai primi tre posti tre Maserati, con Ernesto Maserati, Luigi Dreyfus e Clemente Biondetti: finalmente una grande giornata per lo sport italiano con le tribune onorate dalla presenza del’ex Re dell’Afganistan Aman Hulla, di Lando Ferretti, Capo Ufficio Stampa del Capo del Governo e dell’onorevole Farinacci.
Danilo Moriero - 05 03 2015 (5)L’anno successivo, il 1932 (anno del Decennale dell’Era Fascista), per correre l’ottavo Reale Premio Roma viene scelto il 21 aprile, data della fondazione di Roma. Sui quattro chilometri della pista del Littorio vince la gara Luigi Fagioli su Maserati ad una velocità media di 158,671 km/h: ultimo Gran Premio di Roma prima della Guerra Mondiale.
Il Reale Premio Roma diviene dopo la guerra Gran Premio di Roma e si svolge sui circuiti di Caracalla (dal 1947 al 1952), di Castelfusano (dal 1949 al 1951) e sull’autodromo di Vallelunga (dal 1963 al 1991).
Il dr. Moriero (leggi CV) mentre illustrava la sequenza delle varie gare ha aggiunto (vedi slide) una serie di documenti e di immagini, da lui ricercate negli archivi, che hanno reso interessante, e inedita, la sua storia del Reale Gran Premio di Roma.

Presenti 36 persone di cui 26 soci.
Ospiti: avv. Rodolfo La Rosa (ospite di Patrizio Amore e aspirante socio), dr.ssa Tiziana Asmone (ospite di Rosaria Ranellucci e aspirante socio), dr. Giovanni Poggio (ospite di Massimo Guidarelli e aspirante socio).
Visitors: Alessandra Zappa, socia del RC Roma Cassia.

Rotary Roma Nord Ovest
Author: Rotary Roma Nord Ovest

IL 19 giugno 1980 un gruppo di professionisti, imprenditori, operatori economici, giornalisti, appartenenti alle Forze Armate e rappresentanti delle istituzioni costituisce il Rotary Club Roma Nord Ovest che riceve la “ Charta “ il 23 ottobre, presidente il Gen. Girolamo De Marco. Il cavallino ne è il simbolo distintivo e rappresenta la voglia di correre e di proseguire . Da sempre il Club rivolge l’attenzione alle nuove generazioni alle quali ha sempre ritenuto di rivolgere la massima attenzione perché in esse è da riporre ogni speranza per un domani migliore. Nel 2002 è Club padrino del Rotary Club Roma Mediterraneo e nel 2004 del Rotary Club Roma Centenario. Affianca organizzazioni umanitarie con iniziative locali, il progetto PolioPlus, progetti per portare l’acqua in villaggi dell’Africa o per la lotta alla malaria. Il C.R.E. (Centro di Riabilitazione Equestre), dal 1989, aiuta i giovani disabili con l’ippoterapia. Il Premio di Giornalismo Carlo Casalegno, dal 1980 in memoria di un giornalista ucciso dai terroristi, intende ribadire la fede del Club nelle Istituzioni e nella Democrazia premiando i giornalisti che nel loro lavoro si avvicinano all’ideale del servire rotariano.