2011

Il Rotary e il giornalismo

 
In occasione della consegna del XXXIII premio Carlo Casalegno a Palazzo Brancaccio, il club ha previsto un pubblico incontro-dibattito sul giornalismo inteso come servizio, cui parteciperanno i tre giornalisti selezionati dalla giuria del premio, Ferruccio De Bortoli, Milena Gabanelli e Bruno Manfellotto e  che si concluderà con un intervento di Sergio Zavoli, Presidente della commissione bicamerale di vigilanza sulla RAI- TV e della giuria.

Mai come oggi il problema di un giornalismo rispettoso dei valori etici e  dei principi di correttezza e di imparzialità è apparso così al centro della discussione sulle difficoltà della vita democratica del nostro paese. Mai come oggi i mass media hanno assunto valore determinante nella società civile e nell’opinione pubblica per la realizzazione di una vera democrazia.
Il principio di fondo della democrazia è rappresentato dalla pluralità dei mezzi di informazione e dalla loro immissione in un mercato basato sulla libera concorrenza e su un servizio pubblico imparziale. Il grado di indipendenza dei mezzi di comunicazione di massa assicurato dal sistema legislativo e dalla magistratura costituisce una garanzia essenziale  per un controllo efficace dei cittadini sul potere politico e per una limitazione alle ingerenze della politica sui media stessi.

I mass media sono divenuti decisivi in Italia nei confronti del potere politico, contribuendo a mutare il funzionamento delle istituzioni. I media costituiscono ormai il punto di incontro fra i cittadini e la politica: la presenza di un giornalismo veramente indipendente rappresenta quindi un requisito essenziale per la salvaguardia della democrazia.

La sfera dei media è il luogo privilegiato di confronto fra governanti e governati, la nuova arena in cui si è trasferito lo scontro dialettico fra le parti politiche. Alla crescita del ruolo dei media corrisponde uno stretto intreccio fra
“media and politics”, con un’interazione che porta il sistema della politica ad assumere la cultura dei media e ad adeguarsi alla nuova media logic, sfruttandone gli effetti sulla società e le potenzialità di “manipolazione” delle scelte del pubblico.
Per tali motivi, il giornalismo deve essere basato su un’etica che rispecchi i valori qualificanti della professione, ma anche su regole di comunicazione politica certe e chiare poste dallo stato, il cui rispetto possa garantire le condizioni per realizzare l’indipendenza del giornalista.

Gianclaudio De Cesare
Commissione Premio Casalegno

 

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