Cavallo al Sole 2018.
Ippodromo di Tor di Quinto
Abbiamo chiesto all’avv. Carmelita Corea, vice presidente del C.R.E,, un Suo breve commento sull’evento. Carmelita ci ha inviato una lettera (leggi tutta) di cui trascriviamo la parte iniziale che, davvero, è molto bella e commovente.
“L’uomo si avvicina e chiede la parola e passandogli il microfono realizzo che quello che deve dire lo ritiene molto importante. Qualche minuto prima dei ringraziamenti ho parlato con lui e mi ha raccontato che suo figlio, ormai cinquantenne, con una grave patologia avrebbe avuto bisogno del C.R.E., ma non ne conosceva l’esistenza e forse il C.R.E non esisteva ancora! In quel momento storico in Italia l’ippoterapia era una giovane realtà che aveva appena preso piede con costi elevati e proibitivi. Inizia a parlare. Il silenzio lo circonda e con un grazie per quello che aveva visto fino a qualche secondo prima, racconta la sua storia descrivendo il dolore provato per quella rinuncia. Ora vede una realtà diversa con l’opportunità da parte dei meno fortunati di poter migliorare con l’ippoterapia lo stato di salute.Parla di come sia importante il C.R.E G. De Marco che riesce ad aiutare così tanti ragazzi, ma come sia altrettanto importante l’Istituzione dell’Esercito che mette a disposizione lo strumento fondamentale, il cavallo, abbattendo i costi che decenni addietro lo avevano limitato nella scelta. Ascoltandolo tutti capiscono il dolore che ha provato a suo tempo. Rinunciare ad aiutare un figlio per questioni economiche, specialmente se si parla di salute, è gravissimo! All’improvviso il suo viso si illumina e la sua voce si distende perché vede che quello a cui lui ha dovuto rinunciare, ora è fattibile per quelle famiglie che come lui stanno affrontando lo stesso difficile cammino. Ringrazia il Centro di Riabilitazione Equestre e tutti coloro che contribuiscono a svolgere questa attività di volontariato e, al termine,
un grande applauso si eleva tra la folla.”