All’inizio della conviviale il presidente Orazio de Lellis ha ricordato la scomparsa del prof. Franco Laurenza, nostro presidente nell’anno rotariano 2015 -2016 invitandoci ad un minuto di raccoglimento in Suo ricordo. Una nostra socia per ricordare il prof. Laurenza ha scritto: Abbiamo perduto un amico vero, uomo di straordinaria, rara intelligenza. Uomo capace di ascoltare sempre, con animo umile. Grazie Franco di quanto hai saputo trasmetterci
Dopo il minuto di silenzio il presidente ha introdotto il relatore della serata: Enzo Samaritani. Fin da piccolo, per tradizione culturale e familiare, Enzo Samaritani viene educato al canto e alla poesia. Inizia il suo cammino artistico cantando le grandi composizioni religiose di Don Lorenzo Perosi nel coro della Cappella Sistina. Dopo un lungo tirocinio, che va dalla scuola d’Arte Drammatica alla commedia musicale degli anni “Cinquanta”, vince la Palma d’Oro a Palermo quale miglior cantante di musica leggera con l’Orchestra di Libero Tosoni. In seguito decide di dedicarsi completamente allo spirito della “Commedia dell’Arte” e ai concetti della creatività nell’immediato. Iniziano così i suoi viaggi all’estero. Con la sua chitarra, libero dalle mode, facilitato anche dalla conoscenza di molte lingue straniere (inglese, francese, e spagnolo), viaggia in tutto il mondo imparando lingue e comportamenti umani e sociali in Europa, in Medio Oriente, in America del Nord e del Sud portando poesia e musica negli Istituti di Cultura Italiana all’Estero anche nei paesi dell’Est Europeo nei periodi politicamente difficili, seminando conoscenza e ragione umana in difesa del Diritto dell’Uomo di avere un’anima e una propria verità al di là delle realtà materiali e politiche. Ricercatore attento alla bellezza ed all’estetica della composizione torna indietro nel tempo per ricercare “la nota naturale corrispondente alla melodia del verso” in difesa dei suoni della lingua italiana così ora selvaggiamente disintegrata. Apre nel 1967 “L’ARCILIUTO” (leggi suo arrivo a Piazza di Montevecchio), piccolo teatro dedicato esclusivamente alla poesia e alla musica, elimina dal concetto teatrale l’idea del palcoscenico e della separazione tra artista e pubblico, nega l’idea del copione e del regista e si affida in prima persona a quel sentimento della Commedia dell’Arte Italiana che si è sempre ispirata alla preparazione interiore ed alla creatività. La poesia italiana per la prima volta tradotta in inglese, francese, tedesco e spagnolo suona nel mondo versi cantati di Cielo d’Alcamo, Guido Cavalcanti, Dante Alighieri, Foscolo, Pascoli, Leopardi, Belli, Trilussa, oltre alle poesie originali dello stesso Enzo Samaritani.
Al termine della esibizione del maestro Samaritani, più volte applaudita dai presenti, il presidente congratulandosi ha offerto al maestro il guidoncino del nostro club assieme a una medaglia ricordo e successivamente ha introdotto le nuove socie Irene e Raffaella Morgillo.
Alla conviviale erano presenti 36 persone: 23 soci e 13 ospiti: 8 consorti e 5 ospiti (il maestro Enzo Samaritani, il prof. Walter di Nardo con il figlio, il dr. Giuseppe Berardi e la dr.ssa Romina Rocchetti).