Intervento del prof. Francesco Tulli su

I segreti di una buona comunicazione: lettura rapida della personalità

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Il prof. Tulli nella sua esposizione, brillante, molto circostanziata in quanto ben documentata da una lunga sequenza di immagini, delle quali se ne riportano alcune, vuole indicare una serie di parametri o indicatori dai quali si può trarre il profilo di un determinato individuo.

Il “tipo” è una certa forma di attività psichica che in circostanze diverse rimane fondamentalmente uguale a se stessa. Conoscerlo consente di

– sviluppare la sensibilità all’osservazione dell’altro e alla comprensione delle diversità: un aiuto a sintonizzare le relazioni e ad attribuire il giusto significato ai comportamenti;

– conoscere se stessi soprattutto per approfondire i propri processi mentali e le relazioni fra le proprie parti interne nel momento in cui cerchiamo di capire il mondo e le persone.

Il “tipo”, secondo la teoria junghiana, è determinato dalle seguenti quattro preferenze di base che strutturano la personalità dell’individuo:

1. Estroversione (E) o Introversione (I): indica la direzione in cui viene incanalata e attivata la propria energia quando si entra in rapporto con il mondo: all’interno di sé, analizzando le idee ed i concetti (Introversione), all’esterno di sé, verso le persone e le cose (Estroversione).

2. Sensazione (S) o Intuizione (N): sono due modalità della percezione, il processo del  divenire coscienti di cose, persone, avvenimenti o idee. La sensazione è quel processo che ci permette di entrare in contatto con la realtà attraverso i nostri cinque sensi. L’intuizione è una percezione della realtà mediata dall’inconscio e accompagnata da idee od associazioni che l’inconscio aggiunge alle percezioni provenienti dall’esterno.

3. Pensiero (T) o Sentimento  (F): sono due modalità del giudizio,  il processo che permette di giungere ad una conclusione rispetto a  ciò che viene percepito Il pensiero è quel processo logico che permette di giungere a conclusioni di carattere impersonale. Il sentimento è quel processo logico che consente di giungere a conclusioni di carattere personale.

4. Giudizio (J) o Percezione (P): le persone hanno un modo preferenziale di “vivere” la propria vita, basandola prettamente sulla percezione o sul giudizio. Non si può adoperare uno solo di questi due approcci all’ambiente, ma si tenderà a preferire uno all’altro. Il primo più strutturato, metodico, pianificatore, il secondo più aperto e flessibile.

 I 16 Tipi nascono dalle diverse combinazioni tra le preferenze

ATTEGGIAMENTO – E (ESTROVERSIONE)  – I (INTROVERSIONE)

PERCEZIONE – S (SENSING) – N (INTUITION)

GIUDIZIO – T(THINKING) – F (FEELING)

PREVALENZA – J (GIUDIZIO) – P (PERCEZIONE)

Jung sottolinea come nella personalità c’è molto di più del proprio Tipo: un Tipo ad esempio ENFP  è come tutti gli altri ENFP, come qualcun altro ENFP , come nessun altro ENFP.

Il tipo è diverso dallo stereotipo che è un “pensiero organizzativo”, uno schema, una raffigurazione di gruppo largamente condivisa che guida conoscenze e comportamenti sociali delle persone e che può diventare pregiudiziale e generalizzante. Per approfondire l’argomento leggi il documento”Tipi psicologici

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Profilo del relatore

Il prof. Francesco Tulli, nato a Roma nel 1947, psicologo e psicoterapeuta, è laureato in Giurisprudenza, Sociologia e specializzato in Psicologia e Psicologia del Lavoro. Autore di pubblicazioni sul cambiamento culturale in azienda, sulla comunicazione, sullo stress e sul management della sicurezza lavorativa, è cofondatore nel 1983 della Scuola Romana di Psicologia del Lavoro presso l’Università Gregoriana. Il Prof Tulli è stato responsabile del Centro di Psicologia del Lavoro e dell’Organizzazione dell’ENPI di Latina, successivamente del Servizio di Psicologia del Lavoro presso la USL RM7 a Roma., Oggi è Amministratore Unico di Humanities ove realizza interventi di consulenza direzionale e di formazione sulle competenze manageriali, percorsi di coaching e counselling,  di sviluppo e development center, di empowerment, di analisi di clima e ricerche psicosociali presso aziende pubbliche e private, tra le principali: Acea, Aeroporti di Roma, Alitalia/Airone, Api Oil, Atac, Autostrade, Babel, Banca d’Italia, Banca del Mezzogiorno, BNL, Birra Peroni, Bristol Myers Squibb, British Telecom, Credem, Confindustria, Consip, Erg, Ericsson, Faber, Ferrovie dello Stato, Ferrovie del Sud Est, Finmeccanica, H&M, Ikea, Indesit Company, Lexus, Mercedes-Benz Italia, Ministero Economia e Finanza, Poste Mobile, Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidenza della Repubblica, Regione Lazio, Saiwa, Sanofi Aventis, Selex-Si, Uir.

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Soci prenotati 23, presenti 28.

Ospiti dei soci: Antonio Paris di Orazio De Lellis Leonello Ceschini di Giuseppe Fiore. Massimiliano Di Marco di Marco Marotta

Visitors: Ilana Habib (Presidente del Rotaract Roma Nord Ovest) Federico De Lellis (Segretario del Rotaract Roma Nord Ovest)

Rotary Roma Nord Ovest
Author: Rotary Roma Nord Ovest

IL 19 giugno 1980 un gruppo di professionisti, imprenditori, operatori economici, giornalisti, appartenenti alle Forze Armate e rappresentanti delle istituzioni costituisce il Rotary Club Roma Nord Ovest che riceve la “ Charta “ il 23 ottobre, presidente il Gen. Girolamo De Marco. Il cavallino ne è il simbolo distintivo e rappresenta la voglia di correre e di proseguire . Da sempre il Club rivolge l’attenzione alle nuove generazioni alle quali ha sempre ritenuto di rivolgere la massima attenzione perché in esse è da riporre ogni speranza per un domani migliore. Nel 2002 è Club padrino del Rotary Club Roma Mediterraneo e nel 2004 del Rotary Club Roma Centenario. Affianca organizzazioni umanitarie con iniziative locali, il progetto PolioPlus, progetti per portare l’acqua in villaggi dell’Africa o per la lotta alla malaria. Il C.R.E. (Centro di Riabilitazione Equestre), dal 1989, aiuta i giovani disabili con l’ippoterapia. Il Premio di Giornalismo Carlo Casalegno, dal 1980 in memoria di un giornalista ucciso dai terroristi, intende ribadire la fede del Club nelle Istituzioni e nella Democrazia premiando i giornalisti che nel loro lavoro si avvicinano all’ideale del servire rotariano.