Screening non invasivo della malattia celiaca

nei bambini presso le prime classi della scuola primaria

foto1La dr.ssa Maria Carla Di Paolo, Past President del R.C. Roma Palatino, è ora Dirigente Medico di I livello Gastroenterologo presso l’Unità Operativa Semplice Dipartimentale di Gastroenterologia ed Endoscopia Digestiva presso l’Azienda Ospedaliera Complesso Ospedaliero San Giovanni Addolorata di Roma e, inoltre, responsabile dell’Ambulatorio Malattie Infiammatorie Croniche Intestinali (leggi suo curriculum).
La Celiachia, da cui è affetto l’1% della popolazione del nostro Paese, è una intolleranza permanente al glutine contenuto nel frumento, nell’orzo, nella segale. Questa malattia, che causa alterazioni dell’intestino con malassorbimento, può presentare numerose complicazioni ed essere associata a varie patologie. Spesso nei bambini la malattia non mostra alcun sintomo, mentre una diagnosi precoce consente di porla sotto controllo con l’introduzione di una dieta priva di glutine, garantendo una crescita ottimale del bambino ed evitando l’insorgenza delle possibili complicanze.
Recentemente è stata messa a punto dai ricercatori dell’Università di Roma “Sapienza” una metodica sperimentale, semplice e non invasiva; essa è basata sul prelievo e l’analisi di campioni di saliva e permette di individuare soggetti probabilmente celiaci che saranno poi sottoposti alle indagini invasive (prelievo di sangue e gastroscopia con biopsie multiple duodenali) che sono necessarie per la diagnosi di certezza di malattia celiaca. La metodica, basata su analisi condotte sulla saliva, è attendibile nei bambini di età compresa tra i 6 ed i 9 anni. Quindi con un semplice “sputo” che non crea nei bambini alcun tipo di apprensione, raccolto in apposite provette, opportunamente conservato ed analizzato, è possibile individuare (con una precisione del 95%) la presenza o meno della malattia celiaca.
Ho avuto modo di conoscere questo metodo non invasivo di diagnosi della malattia celiaca nei bambini e mi ha entusiasmato la possibilità di definire chi è celiaco già in età infantile ma senza prelievi di sangue, almeno nella prima fase.

Il dr. Pier Giuseppe Rossini interviene nella discussione aperta al termine della relazione della relatrice

Il dr. Pier Giuseppe Rossini interviene nella discussione aperta al termine della relazione della relatrice

In qualità di Gastroenterologo dell’adulto presso l’Azienda San Giovanni Addolorata, essendo la nostra Struttura Presidio di Rete per la celiachia, visito ogni giorno celiaci diagnosticati tali in età adulta, che sono di bassa statura, sono infertili, presentano osteoporosi o sono diabetici. Se lo avessero scoperto da bambini sarebbero adulti sani.
Lo screening della malattia celiaca nelle scuole elementari con metodo non invasivo è stato il Progetto Comune dei Rotary Club di Roma dell’anno rotariano 2012-2013. Lo scopo del progetto è stato quello di individuare precocemente bambini celiaci e consentire loro una vita di adulti sani.
“Cambiare loro la vita” come recita il Motto del Rotary di questo anno.

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Presenti soci: 25. E’ anche presente il nostro socio onorario Gianni Bisiach.
Visitors: Leonardo Tammaro, PP del R.C. Roma Monte Mario ora Roma Capitale; Maria Teresa Lo Bianco, PP del R.C. Roma Castelli Romani; Daniele Piano, socio del R.C. Roma Roma Castelli Romani; Nino Tiné, PP del R.C. Roma Castelli Romani; Carlo Cicolani, PP del R.C. Roma Nord; Eugenio Vascon, PP del R.C. Roma Palatino.
Ospiti dei soci: Albero Conforti e signora del Presidente Saraceno.

Rotary Roma Nord Ovest
Author: Rotary Roma Nord Ovest

IL 19 giugno 1980 un gruppo di professionisti, imprenditori, operatori economici, giornalisti, appartenenti alle Forze Armate e rappresentanti delle istituzioni costituisce il Rotary Club Roma Nord Ovest che riceve la “ Charta “ il 23 ottobre, presidente il Gen. Girolamo De Marco. Il cavallino ne è il simbolo distintivo e rappresenta la voglia di correre e di proseguire . Da sempre il Club rivolge l’attenzione alle nuove generazioni alle quali ha sempre ritenuto di rivolgere la massima attenzione perché in esse è da riporre ogni speranza per un domani migliore. Nel 2002 è Club padrino del Rotary Club Roma Mediterraneo e nel 2004 del Rotary Club Roma Centenario. Affianca organizzazioni umanitarie con iniziative locali, il progetto PolioPlus, progetti per portare l’acqua in villaggi dell’Africa o per la lotta alla malaria. Il C.R.E. (Centro di Riabilitazione Equestre), dal 1989, aiuta i giovani disabili con l’ippoterapia. Il Premio di Giornalismo Carlo Casalegno, dal 1980 in memoria di un giornalista ucciso dai terroristi, intende ribadire la fede del Club nelle Istituzioni e nella Democrazia premiando i giornalisti che nel loro lavoro si avvicinano all’ideale del servire rotariano.