CURIOSITA ROMANA N.6 – Roma Questa S-Conosciuta:

Buongiorno a tutti e Buon 1 Dicembre, per il mese dedicato alle festività natalizie e alla preparazione al Natale, vi raccontiamo un aneddoto insolito e suggestivo, situato a San Pietro, nel “cuore” di Roma.

Si tratta di…. 

Il cuore di Nerone

Con il termine “sampietrino” o “sanpietrino” si indica il tipico blocchetto di leucitite utilizzato nel lastricato stradale e di uso comune nel centro storico di Roma. Prende il nome dal suo ampio utilizzo in Piazza San Pietro e, sotto il pontificato di papa Sisto V alla fine del XVI secolo, fu utilizzato per la pavimentazione di ben 120 strade percorribili dai carri.

In mezzo ai 2 milioni e più di sampietrini che compongono il lastricato stradale di piazza San Pietro, accanto all’obelisco, ce ne è uno noto ai romani come “Il cuore di Nerone”, con inciso sopra un cuore. E’ difficilmente individuabile, ma osservando attentamente le pietre di porfido rosse e verdi tra le più antiche e consumate, in prossimità della lastra del vento di Libeccio, nella Rosa dei Venti, accanto ad una fontanella, si “scopre” l’introvabile “cuore di Nerone”. Si tratta di un piccolissimo bassorilievo a forma di cuore, e soprannominato così, senza motivo, conosciuto però anche come “Cuore di Bernini” e “Cuore di Michelangelo”. E’ di colore rosso scuro con un rilievo al centro simile agli ex voto, che si vedono in chiesa accanto alle immagini sacre, offerti per grazia ricevuta.

Secondo la tradizione l’intera area attualmente occupata dalla Basilica e più oltre ancora, era stata anticamente il luogo dove Nerone prima e Caligola poi, avevano realizzato ognuno il proprio anfiteatro e se, come è accertato, proprio in quella zona erano stati uccisi diversi martiri cristiani, questa singolare pietra, se già fosse esistita a quei tempi, poteva forse essere la memoria di un martire e non certo di Nerone.

Le leggende che corrono su questa piccolissima opera d’arte sono numerose. 

Si pensava che rappresentasse forse una specie di pietra “millesimata” posta lì come marchio di qualità da chi nel ‘700 realizzò la pavimentazione di uno dei luoghi più famosi al mondo;

secondo alcuni è opera di Bernini, in segno di un amore mai trovato; per altri, invece, la piccola pietra potrebbe essere opera di Michelangelo come simbolo di un amore infranto.

Un’altra leggenda ancora narra che fu una donna a creare questo grazioso cuore per ricordare il marito condannato a morte ingiustamente.

Dunque una leggenda a metà strada tra storia e fantasia.

Oggi si può affermare che la pietra di Nerone, è che quel poco che rimane di un antico sarcofago romano di porfido rosso, considerata pietra di gran pregio in antichità ed evidentemente ridotto in pezzi per impreziosire un luogo importante, l’emiciclo dell’obelisco che domina piazza San Pietro.

A Roma, per averne un’idea ed osservarne uno ancora nella sua integrità e dello stesso colore, basta osservare l’altare maggiore della chiesa di San Bartolomeo all’isola Tiberina. Ma ancora più sorprendente è il fonte battesimale del Duomo di Milano realizzato con lo stesso materiale, presenta l’identico disegno ed è ovviamente del medesimo colore.

Rotary Roma Nord Ovest
Author: Rotary Roma Nord Ovest

IL 19 giugno 1980 un gruppo di professionisti, imprenditori, operatori economici, giornalisti, appartenenti alle Forze Armate e rappresentanti delle istituzioni costituisce il Rotary Club Roma Nord Ovest che riceve la “ Charta “ il 23 ottobre, presidente il Gen. Girolamo De Marco. Il cavallino ne è il simbolo distintivo e rappresenta la voglia di correre e di proseguire . Da sempre il Club rivolge l’attenzione alle nuove generazioni alle quali ha sempre ritenuto di rivolgere la massima attenzione perché in esse è da riporre ogni speranza per un domani migliore. Nel 2002 è Club padrino del Rotary Club Roma Mediterraneo e nel 2004 del Rotary Club Roma Centenario. Affianca organizzazioni umanitarie con iniziative locali, il progetto PolioPlus, progetti per portare l’acqua in villaggi dell’Africa o per la lotta alla malaria. Il C.R.E. (Centro di Riabilitazione Equestre), dal 1989, aiuta i giovani disabili con l’ippoterapia. Il Premio di Giornalismo Carlo Casalegno, dal 1980 in memoria di un giornalista ucciso dai terroristi, intende ribadire la fede del Club nelle Istituzioni e nella Democrazia premiando i giornalisti che nel loro lavoro si avvicinano all’ideale del servire rotariano.