Pino Colizzi parla della Poetica Shakespeariana
I sonetti di Shakespeare sono la più grande e incondizionata dichiarazione d’amore che mai sia stata fatta da una persona ad un’altra: tutta l’opera, un’opera così meravigliosa, è per una sola persona. Anche gli ultimi, quelli dopo il 126 dedicati ad una dark lady, sono riconducibili alla persona cui è dedicato tutto il canzoniere. Leggendo i sonetti di Shakespeare si scoprono parole così musicali e dolci da rimanere esterrefatti. Naturalmente non sono solo le parole: sono i concetti, la leggerezza, la melodia dei sentimenti che Shakespeare sa esprimere in modo unico . I Sonetti sono i pensieri più belli e delicati che si possano sentire rivolgere a qualcuno con intimità e passione.
Nel Divano Occidentale-Orientale Goethe scrive: “Il nostro poeta nel campo morale ed estetico si è imposto come primo dovere la comprensibilità: di conseguenza si studia di servirsi del linguaggio più piano, del più leggero e facile metro, di cui disponga la sua lingua”. Da qui la particolarità di questa traduzione dei Sonetti di Shakespeare, la cui sincerità viene riportata nel modo più semplice e comprensibile. Chi ha letto in lingua originale l’opera sa quanto è semplice e comprensibile anche in inglese. Molti conoscono i sonetti avendone letta soltanto una parte: è il destino dei classici. Sono popolari, infatti, soltanto i pochi che i nostri poeti più celebrati, Ungaretti, Montale e Quasimodo, hanno deciso di tradurre. Ma un’opera letteraria di gran valore non differisce da un dipinto e trascurarne una parte sarebbe come oscurare la sezione di un quadro di Raffaello o di Caravaggio decidendo che è meno bella del resto. In italiano è difficile rendere il genio di questo bardo universale: ma Pino Polizzi (leggi curriculum) è riuscito in questa opera di traduzione. Durante la serata, con la sua grande voce di consumato professionista, ci ha letto alcuni di questi meravigliosi sonetti.
Presenti 47 persone, di cui 31 soci. Ospiti dei soci: dr. Enrico Nonnis di Giorgio Aldo Maccaroni e dr. Giuseppe Montalto di Mariano Marotta.
Sabato 24 si è svolta la gita a Firenze inerente il percorso di Dante e la visita alla “Processione dei Magi” di Benozzo Gozzoli presso il Palazzo Medici Riccardi. Hanno partecipato 28 persone fra soci e familiari. Oltre le meravigliose immagini sia della città sia della pittura, siamo stati aiutati anche dal bel tempo: una classica ottobrata italiana.