Conferenza del Dott. Gaetano Visconti
“Il tappeto: origine, storia e lavorazione”
Il Presidente Guidarelli commemora i 110 anni del Rotary ricordando che il 23 febbraio 1905 è nata a Chicago la prima cellula del Rotary, costituita da un gruppetto di amici poco più che trentenni: un avvocato (non ancora affermato), un ingegnere minerario (sottoccupato), un sarto, un tipografo e, successivamente, un commerciante di carbone. In tale gruppetto l’’animatore era Paul Harris, di carattere scherzoso e burlone, originario di una isolata valle del Vermont e reduce da un lungo
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peregrinare in vari paesi dell’’America e dell’Europa con temporanee e poliedriche attività spesso alquanto precarie. All’interno dello stesso gruppetto maturò presto l’idea di svilupparsi e di riunire insieme singoli elementi di professioni diverse, tolleranti delle reciproche opinioni, delle varie fedi religiose, degli orientamenti politici; tale gruppetto si allargò mirando sistematicamente alla acquisizione di nuovi soci di buon carattere . . . .(leggi il testo completo).
Il Presidente accoglie quindi nel Club due nuovi soci: il notaio Fabrizio Polidori, presentato da M.C. Ciccioriccio e il dr. Andrea Molteni, presentato da Orazio De Lellis.
- Il notaio Fabrizio Polidori presentato da M.C. Ciccioriccio
- Il dr. Andrea Molteni presentato da Orazio De Lellis
Dopo la conviviale, si svolge la conferenza del dott. Gaetano Visconti su origine, storia e lavorazione del tappeto.
Il dott. Gaetano Visconti è un antiquario, importatore di tappeti dall’Oriente, particolarmente esperto conoscitore dei tappeti e consulente del Tribunale per gli stessi. Dopo una breve storia sull’origine del tappeto, nato come base per prostrarsi in preghiera, cita il primo tappeto conosciuto, risalente a prima di Cristo, rinvenuto nei ghiacciai dell’Asia, conservatosi perfettamente e visibile nel museo di S. Pietroburgo.
Il dott. Visconti ha portato in visione tre tappeti che testimoniano l’evoluzione nella fattura, negli ultimi 150 anni. Il primo tappeto (2m x 1,50 m ) fabbricato in Anatolia, risale alla fine dell’ottocento, con disegno geometrico, con colori scuri di origine naturale, perfettamente eseguito, senza difetti ( valore indicativo circa 30.000 euro). Il secondo tappeto, risalente a metà del secolo scorso, è tessuto in seta con intreccio di fili di oro, firmato dall’artigiano, presenta colori più brillanti e disegno floreale, dimensioni: 3×2 m ( valore indicativo circa 35.000 euro). Il terzo tappeto è una vera opera d’arte, proveniente dall’Iran dove è stato tessuto circa 50 anni fa, con dimensioni imponenti : 5,5 x 4 m, disegno floreale con colori chiari e luminosi, tessuto interamente in seta, contiene 1.000.000 di nodi al mq ; la sua fattura ha richiesto al maestro che l’ha firmato non meno di 4 anni di lavoro; il suo valore indicativo è di circa 45.000 euro.
Il dott. Visconti, coadiuvato dal figlio Marco, particolarmente esperto in tappeti antichi e che ha viaggiato, per anni , in Anatolia, Afganistan, Pachistan, Iran , alla ricerca di esemplari pregiati, ha illustrato la lavorazione del tappeto, eseguito su telai verticali, davanti al disegno, annodando fili di lana o di seta, del colore necessario, ad ogni intersezione dei fili di trama verticali e orizzontali; dopo finito, rasato e lavato.
Per ultimo il dott. Visconti ha posto l’accento sul lento declino del tappeto di valore, causato dal sempre minore numero di maestri artigiani e dallo scarso interesse all’acquisto da parte delle giovani generazioni.
Soci presenti 18. Ospiti del Club : Gaetano Visconti, Marco Visconti con la consorte.
Il resoconto della riunione conviviale è stato redatto dal Segretario ing. Giovanni Rossi