E’ stato un viaggio nella Bellezza, nell’Arte e nella Cultura, la visita alla mostra Hand-in-Hand svoltasi Sabato 27 Novembre presso la prestigiosa sede di Fendi, al Palazzo della Civiltà Italiana. Venti “Baguette”, una per ogni regione italiana, icona di stile della Maison dal 1997, quando Silvia Venturini Fendi ideò questa borsa pratica, elegante, comoda e agile da portare con disinvoltura, come i francesi con le loro immancabili “baguettes” sotto il braccio.

Ogni “Baguette” rappresenta un capolavoro di una regione italiana, un’opera d’arte, creata e realizzata dai Maestri Artigiani locali.Le mani abili degli Artisti/Artigiani danno vita a capolavori che vivono di vita propria come la “Baguette” del Lazio, una sorta di scrigno prezioso che ben rappresenta la storia dell’Urbe, o come per l’Emilia Romagna, la meravigliosa tecnica dei mosaici bizantini del VI secolo d.C. risplende nell’oro e nel blu intenso delle tessere che ricoprono interamente questo “objet d’art”, o come la ”Baguette” della Sicilia, ricamata con pregiati coralli rossi incastonati a retroincasso in pannelli di metallo lucido galvanizzato in oro. “Chi nella Moda vede solo la Moda, è uno sciocco”, diceva Balzac e questa mostra ce lo insegna apertamente.

L’attuale sede del Gruppo Fendi, dal luglio 2013 e fino a tutto il 2028 è presso Il palazzo della Civiltà Italiana, noto anche come palazzo della Civiltà del Lavoro, è un edificio monumentale che si trova a Roma nel moderno quartiere dell’Eur. Progettato nel 1937 da Guerrini, Lapadula e Romano, l’edificio si presenta a pianta quadrata come un parallelepipedo a quattro facce uguali, con struttura in cemento armato rivestito interamente in travertino, con 54 archi per facciata, e in ragione di ciò ricevette il soprannome di Colosseo quadrato.Architettonicamente il Palazzo è visto come un esempio di compromissione con il regime: conservatore nell’impianto, esso aderisce quasi completamente allo schema formale imposto dallo spirito ideologico, di stampo monumentalistico, che si era oramai delineato in Italia in quegli anni.

Rotary Roma Nord Ovest
Author: Rotary Roma Nord Ovest

IL 19 giugno 1980 un gruppo di professionisti, imprenditori, operatori economici, giornalisti, appartenenti alle Forze Armate e rappresentanti delle istituzioni costituisce il Rotary Club Roma Nord Ovest che riceve la “ Charta “ il 23 ottobre, presidente il Gen. Girolamo De Marco. Il cavallino ne è il simbolo distintivo e rappresenta la voglia di correre e di proseguire . Da sempre il Club rivolge l’attenzione alle nuove generazioni alle quali ha sempre ritenuto di rivolgere la massima attenzione perché in esse è da riporre ogni speranza per un domani migliore. Nel 2002 è Club padrino del Rotary Club Roma Mediterraneo e nel 2004 del Rotary Club Roma Centenario. Affianca organizzazioni umanitarie con iniziative locali, il progetto PolioPlus, progetti per portare l’acqua in villaggi dell’Africa o per la lotta alla malaria. Il C.R.E. (Centro di Riabilitazione Equestre), dal 1989, aiuta i giovani disabili con l’ippoterapia. Il Premio di Giornalismo Carlo Casalegno, dal 1980 in memoria di un giornalista ucciso dai terroristi, intende ribadire la fede del Club nelle Istituzioni e nella Democrazia premiando i giornalisti che nel loro lavoro si avvicinano all’ideale del servire rotariano.